Conoscenza delle culture dei Paesi UE; apprendimento interculturale attraverso i giochi tradizionali; abbattimento e prevenzione di pregiudizi e discriminazione attraverso l’interazione diretta tra giovani di diverse origini: sono questi i temi su cui è focalizzato il PLAY_EU, che propone uno scambio multilaterale tra gruppi di giovani provenienti da Italia, Turchia, Romania, e Estonia.
Le attività dello scambio, che hanno avuto inizio lo scorso 4 maggio, si tengono a Caserta vecchia e coinvolgono 25 giovani di età compresa tra i 14 ed i 22 anni.
La scelta del gioco tradizionale come tema principale non è casuale: il gioco consente entrare nelle regole di una società, capire i significati delle azioni, sperimentare il gusto di stare insieme, scoprire la varietà dei ruoli e delle funzioni sociali. Nel gioco accanto all’elemento ricreativo, culturale e pedagogico, c’è un profondo valore storico e antropologico, capace di far scoprire cultura e tradizioni di un Paese. Il gioco è una delle componenti principali nella formazione psico-fisica dell’individuo; è occasione di socializzazione, di apprendimento; formazione ed educazione. Il gioco stimola l’inventiva, la curiosità, l’ingegno, la manualità, la creatività; abitua alla competizione, alla riflessione, al rispetto delle regole; per questo è uno degli strumenti più usati anche nell’educazione non formale per organizzare i gruppi, per sviluppare lo spirito associativo, la partecipazione attiva e l’inclusione.